CORSO DI CANTO MODERNO CON LARA PUGLIA AL TRIENNIO ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO DEL CONSERVATORIO CLAUDIO MONTEVERDI
LARA PUGLIA SARA' DOCENTE DI CANTO MODERNO PRESSO IL CONSERVATORIO CLAUDIO MONTEVERDI DI BOLZANO
Protagonista di tutte le più importanti iniziative musicali della città e innervato nel corpo insegnante dalla presenza attiva ed entusiasta di concertisti di vaglio internazionale (per tutti basta il nome di Arturo Benedetti Michelangeli, docente al "Monteverdi" dal 1950 al 1959) il Conservatorio bolzanino assurge negli anni ’50 ad una fama che supera decisamente gli angusti confini nazionali.
Protagonista di tutte le più importanti iniziative musicali della città e innervato nel corpo insegnante dalla presenza attiva ed entusiasta di concertisti di vaglio internazionale (per tutti basta il nome di Arturo Benedetti Michelangeli, docente al "Monteverdi" dal 1950 al 1959) il Conservatorio bolzanino assurge negli anni ’50 ad una fama che supera decisamente gli angusti confini nazionali.
Per dare un’idea di quel periodo
forse irripetibile è sufficiente ricordare la nascita, proprio all’interno del
Conservatorio, del Concorso Busoni, voluta da Cesare Nordio e subito salutata
dall’entusiasmo del corpo docente, dall’appoggio delle istituzioni cittadine
nonché dall’immediata fortuna presso pianisti e musicisti di tutto il mondo:
così, grazie al “Busoni”, ogni estate la città si popola di artisti,
giornalisti, turisti e curiosi, che rendono particolarmente vivace il clima
culturale bolzanino.
Bisogna anche menzionare, peró, sia la contemporanea,
fiorentissima attività della Società dei Concerti, che dal 1949, nella
splendida Sala Concerti del Conservatorio, porta a Bolzano il fior fiore del
concertismo italiano ed europeo; sia la luminosa parabola del Trio di Bolzano,
costituito da tre docenti del “Monteverdi” (Giannino Carpi, Nunzio Montanari e
Antonio Valisi, cui subentra in seguito Sante Amadori), che proprio in questi
anni – al pari dei colleghi del Quartetto Italiano e del Trio di Trieste -
propone in memorabili cicli concertistici le pietre miliari della letteratura
cameristica, suscitando l’interesse e l’ammirazione mondiale per la rinata
scuola strumentale italiana.
Spentesi le luci di un’epoca forse irripetibile, il
"Monteverdi", anche se sempre all’ombra del "Concorso
Busoni", rientra nei ranghi di una scuola operosa ed efficiente, più
attenta alla seria preparazione dei suoi studenti che non alla vetrina
internazionale. Sono gli anni che vedono il succedersi di nuovi direttori, da
Giorgio Cambissa (direttore dal 1962 al 1980) a Johanna Blum (1980-1981), da
Hubert Stuppner (1981-1996) a Vito Maria Brunetti (1996-1997), da Vea Carpi
(1997-2008) - figlia del già ricordato violinista del Trio di Bolzano - a Felix
Resch (2008-2014), da Heinrich Unterhofer (2014-2017) all’attuale direttore
Giacomo Fornari in carica dal pirmo novembre 2017; sono gli anni della scuola
media annessa, fucina di tanti giovani musicisti, della collaborazione sempre
più stratta con l’Orchestra "Haydn", della costruzione del nuovo
grande organo "Tamburini" nella Sala Concerti, dell’istituzione delle
Scuole di Musica Sacra e di Lied e Oratorio, casi unici nel panorama dei
Conservatori italiani.
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